Sabato 6 novembre nel quartiere di Exarchia, ad Atene, la polizia ha reagito agli insulti che gli erano stati rivolti da un gruppo di giovani manifestanti uccidendo Andreas Grigoropoulos di15 anni con un colpo di pistola. Immediatamente vi è stata una decisa reazione da parte dei compagni greci, che hanno dato via ad una vera e propria rivolta in tutto il paese, con assalti a banche, concessionarie, commissariati e caserme. Le università sono state immediatamente occupate. Ovviamente la versione ufficiale parla di un vero e proprio attacco premeditato contro lo stato greco da parte dei soliti sovversivi ma questi avvenimenti sono solo gli ultimi di una lunga serie di azioni repressive svolte dalle forze del disordine statale greche, che nei mesi scorsi si erano segnalate per la brutalità con cui avevano tentato di soffocare moti di protesta di anarchici ed immigrati. Oramai da un paio di anni in Grecia sta crescendo un forte movimento di opposizione sociale che negli ultimi mesi ha ricevuto nuova linfa saldandosi con le proteste della scuola e dell'università che sono oggetto delle riforme del governo così come nel nostro paese. Oltre alle proteste del mondo dell'istruzione anche nella penisola ellenica, come in Italia, vi è una forte preoccupazione nei ceti mesi a causa degli sconquassi che l'economia sta subendo Esprimiamo tutta la nostra solidarietà nei confronti di Andreas e dei compagni ellenici colpiti dalla repressione, nella consapevolezza che solo l'internazionalizzazione delle lotte e il loro essere autogestite e libere dalla gabbia della delega e della rappresentanza potrà portare a un reale cambiamento in senso libertario dell'esistente
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